Borgo San Lorenzo, partiti in viale della Resistenza i cantieri della nuova sanità del Mugello
Data:
3 Giugno 2024
Adeguamento sismico dell’ospedale più vicino. Il Poliambulatorio cresce e diventa Casa e Ospedale di tutta la comunità
Scritto da Paola Baroni, lunedì 3 giugno 2024
Firenze – Due cantieri in apertura in questi giorni a Borgo San Lorenzo, per opere di riqualificazione e ampliamento di nuovi volumi che miglioreranno la risposta sanitaria e in parte cambieranno l’architettura della sanità del Mugello, andando a rigenerare relazioni e socialità tra i residenti e il resto della comunità. La riqualificazione con anche il consolidamento sismico dell’ospedale del Mugello e l’ampliamento del Poliambulatorio con la costruzione della Casa di Comunità e dell’Ospedale di Comunità, sono le due aperture di cantiere che da ora ai prossimi anni, impegneranno l’Area Tecnica dell’Azienda sanitaria, diretta per la zona di Firenze dall’architetto Francesco Napolitano. Viale della Resistenza a Borgo San Lorenzo, con l’ospedale sede di Pronto Soccorso e i futuri Casa e Ospedale di Comunità, diventerà la direttrice lungo la quale si svilupperà il fulcro della nuova sanità del Mugello.
A inaugurare il via dei due cantieri, c’erano questa mattina il presidente della Regione e il Direttore generale Asl, Ing. Valerio Mari, accompagnati dalla direttrice dell’ospedale, Claudia Capanni, dai sindaci di Borgo San Lorenzo, San Piero e Scarperia e Vicchio, dall’Assessore regionale al diritto alla salute, dal Direttore della zona distretto Mugello, Marco Brintazzoli, dal Coordinatore Sanitario Servizi Territoriale zona Mugello, Erita Donnini. Con loro anche Luca Meucci dell’Area Manutenzione e Gestione Investimenti Firenze e i direttori e i progettisti della società che si occuperà della riqualificazione dell’ospedale. Presente anche il Direttore generale di ESTAR Massimo Braganti.
Soddisfazione da parte del presidente e dell’assessore al diritto alla salute della Toscana per l’avvio dei due cantieri. Si apre oggi una nuova fase di un progetto molto atteso nel territorio del Mugello, per il quale è stata fondamentale la collaborazione e la condivisione degli obiettivi tra la Regione, l’azienda e l’amministrazione locale. La Regione ha dedicato ai due interventi un forte impegno e coperto un terzo della spesa per l’ospedale di Borgo con risorse proprie, pari ad oltre tredici milioni. Quello di stamattina rappresenta un passaggio importante per tutto il territorio: i due interventi saranno infatti funzionali al rafforzamento dei presidi sanitari e permetteranno di continuare a garantire una sanità pubblica di eccellenza.
“Poter dare oggi finalmente questo messaggio al territorio – ha sottolineato il Direttore generale Asl Valerio Mari – è un segnale che dimostra il percorso di tanti anni fatti insieme con le amministrazioni su cui la Regione ha sempre vigilato, prendendo le decisioni più difficili nel momento in cui era importante farlo. I lavori sono nati dall’istanza fondamentale di mettere in sicurezza simica il presidio. Da lì poi è stata colta l’occasione per una rifunzionalizzazione dell’ospedale. Con la Casa e l’Ospedale di Comunità complessivamente il quadro economico su tutto il territorio supera i 50 milioni di euro. Per l’Azienda sarà un onore e un onere vigilare affinché questi percorsi seguano l’iter previsto”.
Il via al cantiere dell’ospedale è dello scorso 27 maggio, dopo la gara e l’affidamento dei lavori. La riqualificazione dell’ospedale prevede la costruzione di nuovi volumi tecnici e spazi per ampliare e migliorare altre funzioni sanitarie oltre che la separazione degli accessi e dei percorsi. La creazione di 2 nuove palazzine porterà ad avere un nuovo blocco operatorio con 3 sale al primo piano, un nuovo centro trasfusionale e nuovi spazi per gli ambulatori e CUP al piano terreno assieme ad una nuova area di ingresso. Inoltre sarà possibile la creazione di una zona volano per consentire i lavori di riqualificazione mantenendo in essere le attività dell’ospedale.
Tra gli obiettivi principali dell’intervento, c’è l’adeguamento sismico dei 5 blocchi strutturali esistenti. In particolare l’adeguamento sismico del presidio ospedaliero sarà raggiunto mediante isolamento sismico alla base, per la necessità di mantenere operativa la struttura ospedaliera durante le fasi di intervento e pertanto ridurre al minimo gli elementi strutturali legati ai lavori.
Oltre alle nuove centrali tecnologiche e alla sistemazione di tutte le aree esterne, per la parte di consolidamento sismico si procederà alla ricucitura dei giunti strutturali esistenti e all’inserimento degli isolatori sismici all’interno dei piani tecnici (i cosiddetti “infernotti”). Nel 2018, si ricorda, è stato eseguito l’adeguamento statico dell’intero ospedale.
Per garantire la continuità d’esercizio della struttura durante i lavori senza compromettere l’efficienza e la funzionalità dei reparti, sono state individuate 5 fasi principali, suddivise al loro volta in sotto fasi operative: la Palazzina volano e i nuovi spazi per gli ambulatori, saranno realizzati nelle ultime due fasi.
Occorreranno cinque anni per il completamento di tutti i lavori che hanno un importo complessivo di 45.765.388 euro comprendente le somme a disposizione dell’amministrazione (9.172.659,40 euro). Dell’importo complessivo circa 13.544.293 euro sono coperti da finanziamento regionale, 3.573.810 da Asl Toscana centro, il resto dallo Stato.
“Mi rallegro – commenta la Direttrice dell’ospedale Claudia Capanni – per l’avvio degli imponenti lavori che coinvolgeranno l’ospedale del Mugello. L’impegno della Direzione medica dell’ospedale, con il grande supporto dell’area tecnica, sarà massimo per garantire il proseguimento di tutte le attività in concomitanza con i lavori cercando di ridurre al minimo gli eventuali disagi per gli utenti e gli operatori. Dovrà essere fatto un significativo e continuo lavoro di coordinamento ma sono sicura che non mancherà la collaborazione da parte di tutti gli operatori e le strutture dell’ospedale, visti gli importanti obiettivi che raggiungeremo al termine dei lavori”.
Al via il cantiere per la Casa di Comunità e per l’Ospedale di Comunità. A Borgo San Lorenzo già attivata la Centrale operativa territoriale (COT)
Lavori partiti in questi giorni anche per l’ampliamento dell’attuale Poliambulatorio di Borgo San Lorenzo che a interventi completati, comprenderà in un unico edificio l’Ospedale di Comunità e la Casa di Comunità Hub.
La Casa di Comunità sarà sede di visite e prestazioni di assistenza primaria, di specialistica ambulatoriale di base e avanzate da parte dei professionisti che operano sul territorio, in raccordo con la rete ospedaliera, all’interno di equipe strutturate. Sarà sede di ulteriori servizi condivisi con i Consultori, i Dipartimenti di Prevenzione, Riabilitazione, i Dipartimenti di Salute Mentale adulti e infanzia-adolescenza, Dipendenze e le strutture di Psicologia. Continuerà il raccordo con la Rete delle Cure Palliative, con le Reti Diabetologiche, Nutrizionali e con le altre Reti aziendali di patologia o di percorso.
“Secondo il Nuovo Modello di Assistenza territoriale – sottolinea Marco Brintazzoli, Direttore della zona distretto Mugello – l’HUB di Borgo San Lorenzo sarà la Casa di Comunità principale del Mugello, che lavorerà in rete con gli spoke presenti nei singoli comuni. Da qui partiranno le prese in carico per l’assistenza integrata delle persone su tutto il territorio“.
Nella nuova area sarà allestito anche l’Ospedale di Comunità, con 10 posti letto che ospiteranno pazienti dimessi dal ricovero ospedaliero e che necessitano di cure intermedie. Sarà una struttura di degenza post acuta della rete assistenziale territoriale, per la fase di deospedalizzazione di persone fragili o anziane, sia per persone in situazioni di complessità assistenziale e con patologie croniche che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica, al fine di evitare ricoveri ospedalieri impropri e non trattabili a domicilio.
Altra novità saranno gli 8 ambulatori destinati a medicina generale, guardia medica, punto prelievi e alcune specialistiche.
Già attiva a Borgo San Lorenzo anche la COT, la Centrale operativa territoriale, aperta 6 giorni su 7 per 12 ore al giorno, punto di riferimento per la presa in carico integrata sociale e sanitaria e per l’avvio dei percorsi ospedale territorio e territorio-domicilio. All’interno della Cot, visitata questa mattina dai presenti all’avvio dei cantieri, è stato ricavato anche un ambiente che già nel nome, la tisaneria, evoca la volontà di offrire un momento di ristoro al personale della Centrale che sarà attivo sulle 12 ore.
Ultimo aggiornamento
3 Giugno 2024, 17:34